Page 16 - L'Augel Belverde
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tutto, era nasciuta tra le due sorelle una tanta
            invidia contra di lei quanta nascere potesse
            giamai,     e    con     sue    astuzie    ed     arti
            continovamente s’ingegnavano di metterla in
            maggior odio della insensata madre.
            Avenne che nel tempo che la reina parturí,
            nacquero in corte ancora tre cani botoli, duo
            maschi e una femina, i quali erano stellati in

            fronte e uno signaluzzo di gorghiera in torno
            al collo tenevano. Mosse le due invidiose
            sorelle da diabolico spirito, presero i tre cani
            botoli che la madre poppavano e portorongli
            all’empia suocera, e fatta la debita riverenza,
            le dissero:
            — Noi sapiamo, madama, che la vostra altezza

            poco ama e ha cara la sorella nostra, e
            meritamente, perciò che ella è di bassa
            condizione, e non conviene al vostro figliuolo
            e nostro re una donna di sí vilissimo sangue
            come ella è. E però, sapendo noi il voler
            vostro, siamo qui venute, e vi abbiamo recati
            tre cani bottoli che nacquero con la stella in
            fronte, acciò che abbiamo il parer vostro.
            Questo molto piacque alla suocera, e

            s’imaginò d’appresentargli alla nuora che
            ancora non sapeva quello aveva parturito e
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