Page 14 - Doralice
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care gioie teneva, né vi era alcuno che aprire
            lo sapesse se non la savia balia. Costei
            nascosamente trasse le robbe e gioie che vi
            erano dentro e posele altrove, e mise nello
            armaio un certo liquore di tanta virtú,
            chechiunque ne prendeva un cucchiaro, ancor
            che picciolo, molto tempo senza altro cibo
            viveva; e chiamata la figliuola, dentro la

            chiuse, essortandola che là entro dimorasse
            fino a tanto ch'Iddio le porgesse migliore e piú
            lieta fortuna e che 'l padre dal fiero
            proponimento si rimovesse. La figliuola
            ubidiente alla cara balia fece quanto da lei
            imposto le fu. Il padre non raffrenando il
            concupiscibile appetito, né rimovendosi dalla

            sfrenata voglia, piú volte della figliuola
            addimandò, e non trovandola né sapendo dove
            ella fusse, s’accese di tanto furore che la
            minacciò di farla vituperosamente morire.
            Non erano ancora trappassati molti giorni che
            Tebaldo una mattina ne l’apparir del sole
            entrò nella camera, dove l’armaio posto era, e
            vedendoselo innanzi a gli occhi, né potendo
            sofferire di vederlo, comandò con mano che

            indi levato fusse e altrove portato e venduto,
            acciò che ei da gli occhi levar si potesse questa
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